Disequazioni

Proprietà delle disuguaglianze tra numeri relativi

Dati due numeri reali a, b con a ≠ b (per la proprietà dell'ordinamento totale in R) si ha:

  1. Ordinamento Totale in R:
  2. Aggiunta o Sottrazione di un Numero:
  3. Aggiunta di Quantità Superiori e Inferiori:
  4. Sottrazione di Quantità Inferiori e Superiori:
  5. Moltiplicazione per un Numero:
  6. Passaggio ai Reciproci:
  7. Elevamento a Potenza:

Ordinamento Totale in R

CONDIZIONE RISULTATO
a > b a - b > 0
a < b a - b < 0

Aggiunta o Sottrazione di un Numero

CONDIZIONE RISULTATO
a > b, c in Z a + c > b + c
a < b, c in Z a + c < b + c

Aggiunta di Quantità Superiori e Inferiori

CONDIZIONE RISULTATO
a > b, c > d a + c > b + d

Sottrazione di Quantità Inferiori e Superiori

CONDIZIONE RISULTATO
a < b, c < d a - c < b - d

Moltiplicazione per un Numero

CONDIZIONE RISULTATO
a > b, c > 0 ac > bc
a > b, c < 0 ac < bc

Passaggio ai Reciproci

CONDIZIONE RISULTATO
a > b 1/a < 1/b
a < b 1/a > 1/b

Elevamento a Potenza

CONDIZIONE RISULTATO
a > b an > bn
a = b an = bn

Le Disequazioni

DEFINIZIONE DI DISEQUAZIONE

Si dice disequazione di una variabile ogni condizione del tipo: f(x) ≠ g(x) con f(x) e g(x) polinomi nella variabile x

CONDIZIONE DESCRIZIONE
f(x) ≠ g(x) Disequazione di una variabile

OSSERVAZIONE

Risolvere la disuguaglianza equivale a trovare per quali valori della variabile la disuguaglianza stessa è verificata.

CONDIZIONE DESCRIZIONE
Disequazioni equivalenti Tutte le soluzioni dell’una soddisfano anche l’altra e viceversa

PRIMO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA

Aggiungendo ad ambo i membri della disequazione una stessa quantità, si ottiene una disequazione equivalente. È possibile trasportare un termine da un membro all’altro della disequazione purché si cambi il segno al termine stesso.

CONDIZIONE RISULTATO
a > b a + c > b + c

Esempio: Se 5 > 3, allora 5 + 2 > 3 + 2

SECONDO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA

Moltiplicando o dividendo ambo i membri di una disequazione per un numero positivo si ha una disequazione equivalente a quella data. Moltiplicando e dividendo per un numero negativo si ottiene una disequazione con segno opposto e per averne una equivalente si deve cambiare il segno alla disequazione ottenuta.

CONDIZIONE RISULTATO
a > b, c > 0 ac > bc
a > b, c < 0 ac < bc

Esempio: Se 4 > 2 e c = 3, allora 4 * 3 > 2 * 3

Esempio: Se 4 > 2 e c = -3, allora 4 * (-3) < 2 * (-3)

Disequazione di Primo Grado

DEFINIZIONE

Una disequazione è di primo grado se, una volta ridotta in forma normale (cioè fatte le dovute semplificazioni), è del tipo ax + b ≠ 0 con ax + b polinomio di primo grado.

CONDIZIONE DESCRIZIONE
ax + b ≠ 0 Disequazione di primo grado

RISOLUZIONE

Per risolvere una disequazione di primo grado si procede come segue:

Elevamento a Potenza

CONDIZIONE RISULTATO
a > b an > bn
a = b an = bn

Le Disequazioni

DEFINIZIONE DI DISEQUAZIONE

Si dice disequazione di una variabile ogni condizione del tipo: f(x) ≠ g(x) con f(x) e g(x) polinomi nella variabile x

CONDIZIONE DESCRIZIONE
f(x) ≠ g(x) Disequazione di una variabile

OSSERVAZIONE

Risolvere la disuguaglianza equivale a trovare per quali valori della variabile la disuguaglianza stessa è verificata.

CONDIZIONE DESCRIZIONE
Disequazioni equivalenti Tutte le soluzioni dell’una soddisfano anche l’altra e viceversa

PRIMO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA

Aggiungendo ad ambo i membri della disequazione una stessa quantità, si ottiene una disequazione equivalente. È possibile trasportare un termine da un membro all’altro della disequazione purché si cambi il segno al termine stesso.

CONDIZIONE RISULTATO
a > b a + c > b + c

Esempio: Se 5 > 3, allora 5 + 2 > 3 + 2

SECONDO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA

Moltiplicando o dividendo ambo i membri di una disequazione per un numero positivo si ha una disequazione equivalente a quella data. Moltiplicando e dividendo per un numero negativo si ottiene una disequazione con segno opposto e per averne una equivalente si deve cambiare il segno alla disequazione ottenuta.

CONDIZIONE RISULTATO
a > b, c > 0 ac > bc
a > b, c < 0 ac < bc

Esempio: Se 4 > 2 e c = 3, allora 4 * 3 > 2 * 3

Esempio: Se 4 > 2 e c = -3, allora 4 * (-3) < 2 * (-3)

Disequazione di Primo Grado

DEFINIZIONE

Una disequazione è di primo grado se, una volta ridotta in forma normale (cioè fatte le dovute semplificazioni), è del tipo ax + b ≠ 0 con ax + b polinomio di primo grado.

CONDIZIONE DESCRIZIONE
ax + b ≠ 0 Disequazione di primo grado

RISOLUZIONE

Per risolvere una disequazione di primo grado si procede come segue:

CONDIZIONE RISULTATO
ax + b > 0 x > -b/a

Esempio: Se 2x + 3 > 0, allora x > -3/2

In modo analogo si procede se ax + b < 0:

CONDIZIONE RISULTATO
ax + b < 0 x < -b/a

Esempio: Se 2x + 3 < 0, allora x < -3/2

ESEMPIO 1

Risolvere l'equazione: 2x + 3 > 0

ESEMPIO 2

Risolvere la disequazione: 2x + 3 < 0

ESEMPIO 3

Risolvere la disequazione frazionaria: {2x + 3}/{x - 1} > 0

MAPPA CONCETTUALE

DISEQUAZIONI DI PRIMO GRADO

DEFINIZIONE

Una disequazione è di primo grado se, una volta ridotta in forma normale (cioè fatte le dovute semplificazioni), è del tipo ax + b ≠ 0 con ax + b polinomio di primo grado.

CONDIZIONE DESCRIZIONE
ax + b ≠ 0 Disequazione di primo grado

RISOLUZIONE

Per risolvere una disequazione di primo grado si procede come segue:

CONDIZIONE RISULTATO
ax + b > 0 x > -b/a

Esempio Numerico: Se 2x + 3 > 0, allora x > -3/2

In modo analogo si procede se ax + b < 0:

CONDIZIONE RISULTATO
ax + b < 0 x < -b/a

Esempio Numerico: Se 2x + 3 < 0, allora x < -3/2

ESEMPIO 1

Risolvere l'equazione: 2x + 3 > 0

ESEMPIO 2

Risolvere la disequazione: 2x + 3 < 0

ESEMPIO 3

Risolvere la disequazione frazionaria: {2x + 3}/{x - 1} > 0

MAPPA CONCETTUALE